ACQUEDOTTO ROMANO A GENOVA

Un ringraziamento a Alessandro Bertolotto , Davide Bolletta e  Giovanni Parodi, che rendendomi partecipe delle loro ricerche hanno permesso la pubblicazione di questa pagina.

Un ringraziamento particolare ai gentilissimi proprietari dell'appartamento vicino al rio Molinaro che mi hanno permesso di fotografare l'archetto dell'acquedotto dal loro terrazzo.

Le foto d'epoca sono tratte da: Mosele G. Rivista Municipale , Genova 1938 e Melli P. La città ritrovata, Tormenta editore Genova 1996.

 

Le rapide del Fullo in una foto degli anni '80

 

LeLe origini dell'acquedotto romano in Genova sono incerte, è probabile che la sua costruzione risalga al 202 a.c.  F.Pellati, (archeologia classica) fa risalire la sua costruzione nel III secolo a.c. Si sviluppava lungo la sponda destra del Bisagno e iniziava nella pescaia del follo (attuale Giro del Fullo) entrava in città presso le mura dello Zerbino e passando per l'attuale Villetta Dinegro scendeva a Piccapietra e lungo il colle di Sant'Andrea per terminare nei pressi di via Ravecca

 

La chiusa del Fullo dove aveva origine questo acquedotto era  certamente ricca d'acqua per la presenza del rio Coverciaro  e poco più a monte del Lacus Draconarius, lago ora colmato da detriti alluvionali. La presa era situata ad una quota di circa 70 metri slm e la sua lunghezza è stata calcolata in 11 Km con una pendenza media di 3,3 metri per Km

 Il punto dove il rio Coverciaro confluisce nel Bisagno

 

 

La presa  del Fullo dove aveva origine questo acquedotto prima della sua demolizione, in una foto dei primi Novecento

 

Fino a fine '800 si potevano trovare ancora vari ruderi sparsi lungo il suo percorso, ruderi che sono via via spariti con l'avanzare incessante dell'urbanizzazione nella vallata

Rudere dell'acquedotto romano in via delle Ginestre

 

Sul rio Molinaro, un arco superstite dell'acquedotto romano è stato inglobato nella strada soprastante

 

 

 L'arco dell'acquedotto com'era nei primi anni del Novecento

 

 Lo stesso arco come lo vediamo oggi dopo l'urbanizzazione della zona

 

 

L'arco dell'acquedotto di rio Molinaro in una foto d'epoca

 

L'arco dell'acquedotto di rio Molinaro in una foto recente

 

Tratto di canale dell'acquedotto nel torrente Veilino a Staglieno

 

 

 

A fianco e sotto: resti di un breve tratto di canale che si trova dentro il cimitero di Staglieno

 

 

 

 

Resti dell'acquedotto romano ritrovati nei primi anni del Novecento nei pressi del monastero di Sant'Andrea, e in seguito demoliti

     

Planimetria del tracciato dell'acquedotto e della torre di Sant'Andrea

 

 

Per saperne di più sugli acquedotti romani nel mondo  www.romanaqueducts.info/

       

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