In cima a salita
Rondinella l'acquedotto diventa parte integrante dell'edificio che un
tempo era un antico mulino
Dopo
salita Rondinella, l'acquedotto scavalcava via Cairoli e vico della
Croce Bianca con due ponti-canale che furono sostituiti con sifoni in
tubi di marmo nel 1784, in concomitanza con la costruzione della Strada
Nuovissima (via Cairoli)
Resti
dell'acquedotto in salita Rondinella, consistenti in vari sportelli
in ferro e in un arco in muratura
con cancello, che chiudeva il transito pedonale sul canale
In
Un'altra derivazione che passava all'interno delle case, il
canale raggiungeva il
castello
d'acqua, che ora troviamo abbandonato in salita Rondinella